l concetto di Illuminismo
Luce che deve scacciare le tenebre dell’ignoranza e del pregiudizio
Sottoporre al libero esame critico della ragione tutte le manifestazioni della realtà
Rifiuto dell’autorità
Critica al passato (Medioevo)
Slancio ottimistico e orgogliosa coscienza delle proprie forze
Cosmopolitismo, filantropismo e tolleranza
Religione razionale (deismo)
Equilibrio tra ragione e natura, manifestazione della sensibilità, dell’affettività, della fantasia
Radici culturali (Copernico, Bacone, Galilei, Newton)
Radici sociali: borghesia emergente (soprattutto in Inghilterra)
In Inghilterra
Invenzione e organizzazione pratica delle nuove istituzioni
Alto tasso di alfabetizzazione e intensa circolazione di idee
Intellettuale inglese = ruolo sociale attivo, portavoce del consenso dell’opinione pubblica, mediatore tra i diversi ceti
Nascita del romanzo realistico: J.Swift ( I viaggi di Gulliver 1725) e D. Defoe (Le avventure di Robinson Crusoe 1719 e Moll Flanders 1722)
Libertà di stampa e nascita del giornalismo: The Spectator
Nascita del romanzo epistolare: S.Richardson (Pamela 1740-42 e Clarissa 1748)
In Francia
Censura ecclesiastica e statale
Conflitto tra esigenze di innovazione (borghesia imprenditoriale) e di conservazione (aristocrazia e clero)
Pamphlets = brevi opere saggistiche dal taglio divulgativo per persuadere le intelligenze e smuovere le coscienze # potere assoluto dello Stato e opera educativa delle classi dominanti
Necessità di un progetto unitario e di coordinamento tra gli intellettuali
stesura della monumentale Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze e delle arti (1751-1780)
Filosofo= enciclopedista= illuminista
Coordinatori: Diderot e D’Alembert
Nuove fonti del sapere: non più religione rivelata e teologia, ma ricerca scientifica e filosofica
Ampio successo di pubblico (presenza di ampio e accurato apparato di tavole illustrative)
Diffusione di racconti fantastici e di novelle di ambientazione esotica per smascherare, attraverso l’uso dello straniamento, i luoghi comuni e l’ anormalità dei giudizi prevalenti (cfr. Montesquieu e le sue Lettere persiane 1721 e Voltaire e il suo Candido 1759)
Rousseau (il Contratto sociale e l’Emilio 1762): razionalismo empiristico, materialismo, ma soprattutto affermazione del valore fondamentale della sensibilità e del sentimento
In Italia
Varietà e frammentazione (legislazione confusa, contraddittoria e inefficiente; persistenza presenza privilegi ecclesiastici; consistenti residui di potere feudale; scarsissimo sviluppo attività economiche)
Presenza Austriaci più dinamica e moderna rispetto a Spagnoli
Relativa diminuzione della presenza straniera
Reazione al Marinismo a al Barocco: ritorno all’ordine della tradizione
Problema politico-culturale: dare agli intellettuali una forma di organizzazione; ricerca nella propria tradizione di elementi propulsivi per orientare in senso critico e costruttivo l’opera del letterato italiano: stretto legame tra tradizione letteraria e impegno civile
Problema estetico: dilettare con l’imitazione prendendo a base il vero
Problema etico-religioso: contro il principio di autorità, polemica antigesuitica; coscienza della necessità civile di un profondo rinnovamento religioso
Muratori 1672-1750(Rerum Italicarum scriptores, Antiquitates Italicae Medii Aevi e Annali d’Italia)e Giannone 1676-1748(Storia civile del regno di Napoli e Triregno):indagini storicogiuridiche con accertamento rigoroso dei fatti, vaglio critico dei giudizi tradizionali, confronto sistematico di dati
Vico 1668-1744 (I Princìpi di una scienza nuova): polemica antirazionalistica (# cartesianesimo e scientismo di derivazione galileiana); storia=vita del genere umano attraverso studio storico ed etimologico del linguaggio, depositario delle testimonianze dei miti, dei riti, delle istituzioni che hanno scandito le vicende collettive dell’umanità (età degli dei /fanciullezza [sensi]; età degli eroi /giovinezza [fantasia]; età degli uomini /maturità [ragione]); corsi e ricorsi storici
Arretratezza obiettiva e pubblico ristretto di eruditi, ma anticipazioni metodologiche e originalità (Repubblica dei letterati cfr. Enciclopedia di Diderot e D’Alembert e Accademia dei Pugni e dei Trasformati)
Debolezza obiettiva della borghesia imprenditoriale incapace di opporsi alla Chiesa e all’aristocrazia terriera, restie ad ogni innovazione significativa dell’assetto economico e sociale
Napoli: politica di riforme, inaugurata dai Borboni al potere dal 1734, tese a rivendicare i diritti dello stato (giurisdizionalismo) contro i secolari privilegi della Chiesa (Genovesi e le sue lezioni di economia politica in italiano e non in latino, Filangieri e la sua Scienza della legislazione 1780,Galiani)
Milano: dispotismo illuminato di Maria Teresa e di Giuseppe II svecchiamento strutture feudali, riorganizzazione apparato amministrativo e burocratico, incremento attività industriali e commerciali (fratelli Verri ,Beccaria e il suo Dei delitti e delle pene, “Il Caffè” 1764-66)
Inarrestabile perdita di prestigio delle accademie e delle corti, ma salotti delle case patrizie
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