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domenica 3 ottobre 2010

Struttura interno della terra appunti

INTERNO DELLA TERRA

CROSTA MANTELLO NUCLEO

OCEANICA CONTINENTALE SUPERIORE INFERIORE NUCLEO E. NUCLEO I.

5 - 6 km 60 – 70 km ASTENOSFERA

SOLIDA SOLIDA SOLIDO LIQUIDO SOLIDO LIQUIDO SOLIDO

BASALTO GRANITI SILICATI E OSSIDI LEGA DI FERRO E NICHEL

(PERIDOTITI) CON ZOLFO E SILICIO

PH BASICO PH ACIDO

DENSITA’ 2.7 – 3 g/cm³ DENSITA’ 3 – 5.6 g/cm³ DENSITA’ 13 g/cm³

PRESSIONE 9 Kbar PRESSIONE 9 – 1400 Kbar PRESSIONE 1400 – 4000 Kbar

TEMPERATURA 100-150° C TEMPERATURA 100-300° C TEMPERATURA 3000-4000° C

Flusso termico:

Quantità di calore emessa nell’unità di tempo per unità di superficie. Sulla Terra è pari a 0.06 W*m²

La Terra:

Ci appare come un enorme motore termico, ma da dove ha origine il calore che lo mantiene attivo?

Si riteneva che il calore terrestre fosse unicamente il residuo dello stato primordiale. Tale ipotesi è però risultata inadeguata; si è dovuti arrivare alla scoperta della radioattività per individuare la soluzione. Come è noto, l’energia cinetica emessa dagli isotopi radioattivi si trasforma in calore, e nella crosta sono presenti l’uranio 238, il potassio 40 e il torio 232. I calcoli effettuati mostrano che il loro decadimento potrebbe spiegare quasi tutto il flusso di calore della Terra. Nelle rocce acide gli isotopi radioattivi, sono più abbondanti che nelle rocce basiche, per cui i graniti producono più calore dei basalti e 300 volte più calore delle peridotiti. Segue che sui continenti che sono formati essenzialmente dai graniti il flusso di calore dovrebbe essere maggiore rispetto agli oceani. Invece il valore medio del flusso è di 3000-4000° C in entrambi i casi. Non sappiamo come sono distribuiti gli isotopi radioattivi nel mantello, ma siamo sicuri della loro esistenza, poiché sviluppano calore che si va a sommare a quello della crosta. Tale quantità deve essere però distribuita in maniera tale, da avere un valore costante. Infatti in corrispondenza della crosta continentale, ci sarà meno quantità di isotopi radioattivi, mentre in corrispondenza della crosta oceanica ci sarà più quantità di isotopi. Tale fatto deriva dalla presenza delle correnti convettive, che spostano quantità di materiale solido dalla parte più alta a quella più bassa del mantello, come se fosse un normale liquido. Ciò accade, poiché su tali solidi, agisce una grande forza per periodi di tempo relativamente lunghi.

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